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MATERIA GRIGIA di Saico

  • Immagine del redattore: Alessandro Bolsieri
    Alessandro Bolsieri
  • 5 giorni fa
  • Tempo di lettura: 5 min

SAICO, nome d'Arte di Michele Tedesco, a Padova nel 1995, Michele ha iniziato a suonare la batteria a undici anni.

Dopo aver frequentato la scuola di musica NAM di Milano con Tullio De Piscopo come docente, ha conseguito il diploma triennale in batteria e percussioni jazz presso il Conservatorio Venezze di Rovigo. Ha inoltre partecipato per tre anni ai campus estivi di Berklee@Umbria Jazz, ottenendo l’opportunità di esibirsi all’Umbria Jazz Winter 2017 insieme a Matteo Mancuso.

Attualmente, fa parte di numerosi gruppi musicali padovani, tra cui i Diplomatico e il Collettivo Ninco Nanco, band che lo ha portato più volte in tour in Italia, aprendo concerti per artisti come Willie Peyote, 99 Posse, Dargen D’Amico e Fulminacci.


SAICO è appassionato di contaminazioni, e anche noi.



QUALCHE DATO TECNICO...


I Valori nutrizionali sono ottimi: buonissimo range melodico, uso sapiente della dinamica ( Saico è batterista... ), consapevolezza ritmica molto alta, armonie e melodie "tutt'apposto"... le prime complesse al punto giusto, semplici quanto basta, le seconde ( melodie ) molto efficaci grazie a buoni salti melodici che conferiscono alla melodia efficacia e per merito di un "periodo della frase" che evita l'effetto dei motivetti commerciali.


Il punto di forza della parte strumentale sono un'ottima produzione con suoni curati e Groove di batteria che tirano l'orecchio anche del più disattento degli ascoltatori e lo porta a muovere il sederino o, come minimo, a batterie il piede o... meno di così devi essere un morto: muovere la testa a ritmo.


Michele ce la fa e il merito è "semplice" da dire, molto meno da ottenere: è un BATTERISTA!

Non che essere un batterista dia, automaticamente, la "certezza matematico-scientifica che i Beat abbiano groove... spesso è il contrario, ma sicuramente un buon batterista, con una buona dose di esperienza ( e studi!!! ) alle spalle, può essere mediamente più efficace di un anonimo beat scaricato dal Web o generato con campionamenti generici.


Il merito va a quelle "micro-imperfezioni" che in realtà stanno nel "tirare indietro" o "tirare avanti" sul tempo che sono la vera anima di questa misteriosa energia chiamata "GROOVE" che un producer può replicare solo se ha passato qualche centinaia di ore a chiedersi come far muovere il c*lo a chi lo ascolta.


Il GROOVE più che un'energia è una reazione difficilmente spiegabile, sicuramente antropologicamente molto antica, che fa sì che il corpo reagisca.


In ogni caso non andrei oltre, non dobbiamo capirlo ma solo sapere che SAICO ha il GROOVE.




L'appartenenza al genere è indicata come "Non totale" e ci piace molto.


Il richiamo all’Hip Hop "old school" della Golden Age italiana è evidente, ma riporta al Funk.

E' tutto piacevolmente "in variazione continua", la vibrazione che tutto si muova e respiri... probabilmente è il Jazz che è completamente nelle competenze di Michele.


Infatti SAICO è laureato in batteria e percussioni jazz presso il Conservatorio Venezze di Rovigo. Ha inoltre partecipato per tre anni ai campus estivi di Berklee@Umbria Jazz, ottenendo l’opportunità di esibirsi all’Umbria Jazz Winter 2017 insieme a Matteo Mancuso.


Il JAZZ non è solo un linguaggio ( come il cinese o l'inglese ) ma è anche un approccio, un atteggiamento che ti resta dentro... se tutto va bene: SEMPRE!

E si sente nel Magma sotterraneo, nel fuoco che arde silenzioso nella brace... è il movimento che dona micro-variazioni continue e rende tutto organico e vitale.





Non sono uno psicologo...

Ma li frequento.

Ho imparato da "Grande" che curare la propria mente è come curare il proprio corpo.


Andare dallo psicologo è Igiene Mentale: fatelo!

Le prime due cose che ho imparato dallo psicologo sono state:

  • ascoltarmi

  • comprendere i meccanismi "automatici" che stavano dietro alle mie scelte, emozioni, comportamenti.


Ascoltando e leggendo il testo di Saico pare parli di quei meccanismi semi-automatici che fanno parte della nostra quotidianità.


Mi verrebbe quasi da definire Saico un "Rapper-psicologo"

E questa cosa mi fa impazzire.

E' vero che non frequento quotidianamente il RAP e rischio di generalizzare ma se, generalizzando, penso all'idea collettiva di RAP questa introspezione stimola le mie sinapsi.


Saico non parla di Droga, Sesso, Ragazze, disagio di strada, Ghetti... Saico parla di sé con una logica d'ascolto che riflette la sua velocità di pensiero e di parola.


Acuto, simpatico, ironico ma profondo, sensibile e decisamente saggio!



Hey, tu ti credi furbo ma alla fine il tuo cervello ne sa sempre una in più di te

Credi di poter uscire dal tuo labirinto ma la mappa è nascosta dentro di te

Sono abbastanza intelligente da capire che io sono spesso stupido

Per questo dubito, per questo alle soluzioni non c'arrivo subito

E il mio cervello c'ha le piaghe da decubito

Son diviso in due parti che giocano a scacchi

E l'altro è sempre un passo avanti

Le verità che ti racconti vanno prese coi guanti anche se sembrano invitanti

Uomo moderno ti fai vanto dei tuoi progressi

Ma non sai niente del cervello e dei complessi

Meccanismi che ci rendono noi stessi

Però parli come se li conoscessi


No No No, chi sono io non lo so

E mi guardo un po' da fuori come un gamer con l'Xbox

Mi chiedi dove andrò, ma io risposte non ne ho

E scavo un po' nella mia materia grigia finché si può


Quando accetti che il tuo primo problema qui sei te stesso

Inizi a camminare, a fare il primo passo

Inizio a pensare che non si cambia mai sul serio

Senza aspettative non ti fai male davvero

Dietro il mio sorriso sta nascosto un tipo serio

Dietro il tipo serio sta nascosto un desiderio

Trovare la mia identità, capire che ci faccio qua,

Capire cosa c'è che non che non va

Chi mi guida è la paura o la razionalità?

Sono un essere vivente, fingo di essere vivente

Fare finta di niente non ti salverà

Te lo dice uno che ci prova da un'eternità

Non riesco a comunicare col subconscio

Avevamo un patto, ma non me lo ricordo

Non ricordo l'accordo ne l'ora ne il posto

Tutto ciò che so è che non mi conosco


No No No, chi sono io non lo so

E mi guardo un po' da fuori come un gamer con l'Xbox

Mi chiedi dove andrò, ma io risposte non ne ho

E scavo un po' nella mia materia grigia finché si può

Cosa vuol dire vivere? E' una battaglia tra due parti di te che sfocia in un compromesso

Cerco su Google come fare per cambiare il mondo senza dover per forza cambiare me stesso

Tu non ce l'hai con gli altri, ma con i tuoi irrisolti

Normale che non mi ascolti se non ti ascolti

Normale che m'incolpi e che cerchi gli scontri

I traumi si ripropongono se non li affronti


No No No, chi sono io non lo so

E mi guardo un po' da fuori come un gamer con l'Xbox

Mi chiedi dove andrò, ma io risposte non ne ho

E scavo un po' nella mia materia grigia finché si può


Ciò che vedi è un miraggio, E il miraggio è un messaggio Ti dice veramente che cosa stai cercando Ciò che vedi è un miraggio E il miraggio è un messaggio Ti dice veramente che cosa stai cercando



NOTEVOLISSIMO l'intervento di Sara Santi...

...che entra "Black" quanto basta per soffiare sul fuoco di queste ritmiche Funk, R&B, Soul con gusto, eleganza ma tanta sensualità... la base della Black Music!




Chissa se...

in un Universo parallelo...


Saico alterna i suoi Beat iper-groovy a ritmi Jazz, le armonie Black a intervalli sofisticati, iper arrangiati. Se li suona e se li canta.

In quell'Universo lì non ha rivali... è una spanna sopra a tutti e fa anche sedute psicologiche private e a pagamento, per non annoiarsi.




 
 
 

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